Il presidente del Comitato della Mostra, Alessandro Rigon, assieme alla responsabile degli stage di alternanza scuola lavoro dell’ITET Ceccato di Thiene, Maria Gabriella Ruzzon, e ad una studentessa dell’istituto
Giovedì 6 ottobre, giorno antecedente all’apertura al pubblico della 48ª Mostra Artigianato Alto Vicentino (dal 7 al 9 ottobre), 400 studenti vivranno un’occasione per mettere in pratica lo slogan che la accompagna, ossia #ilmiofuturoakmzero.
È, infatti, la giornata dedicata agli workshop che permetteranno di incontrare le aziende del territorio, per cogliere opportunità di formazione e, perché no, di un possibile futuro lavorativo. Venti sono le aziende e gli enti che hanno deciso di mettere le proprie competenze a servizio degli studenti iscritti all’ITT Chilesotti e all’ITET Ceccato di Thiene, all’ITIS De Pretto e all’IPS Garbin di Schio e all’IIS Marzotto–Luzzatti di Valdagno e ben quaranta sono le aziende che hanno deciso di sostenere come sponsor questa iniziativa.
Il mattino, dunque, sarà scandito dagli incontri, che si svolgeranno in parte nei padiglioni della Mostra (lungo viale Europa a Marano Vicentino) e in parte in aziende del territorio. Dopo il pranzo, ospitato nei padiglioni fieristici, tutti gli studenti parteciperanno all’evento conclusivo, ossia quello proposto dall’agenzia per il lavoro Umana, dal titolo “Educazione alla rete: web reputation e personal branding”.
Una riunione organizzativa della giornata dedicata agli workshop
“È una giornata che abbiamo fortemente voluto e che caratterizza questa edizione della Mostra – afferma il presidente del Comitato Mostra Artigianato Alto Vicentino, Alessandro Rigon –. Lo slogan #ilmiofuturoakmzero sta proprio a significare che il nostro territorio, nonostante le difficoltà che stiamo tutti vivendo, è in grado di offrire importanti opportunità di occupazione e di crescita professionale. Riteniamo che uno dei compiti della Mostra sia quello di far incontrare i mondi della scuola e del lavoro e l’alta adesione a questa iniziativa dimostra che abbiamo interpretato correttamente questa esigenza”.
