40 ANNI DI PRESIDENTI
DE MURI ADALBERTO DAL 1973 AL 1974
La terza domenica di luglio del 1970, dall’esigenza sempre maggiore di organizzare e programmare le varie manifestazioni che si svolgevano per la Sagra del Carmine, nacque la Pro Marano. Mi chiesero di fare il presidente e io accettai con entusiasmo. Qualche anno più tardi, nel 1973, alcuni artigiani ebbero l’idea di inserire nel contesto del Luglio Maranese una Mostra dei prodotti tipici dell’artigianato locale. La proposta fu portata al vaglio della Pro Marano ed ebbe un consenso unanime. Come prima cosa si doveva trovare il luogo in cui farla: ci fu indicata la sede dell’Asilo San Lorenzo, che nel periodo estivo non era occupata dai bambini. Dopo aver rivolto una doverosa domanda all’E.C.A. e aver ricevuto una risposta di consenso per usufruire di quei locali, iniziammo a invitare gli artigiani. Le adesioni furono davvero numerose e così inaugurò la prima Mostra dell’Artigianato Maranese, che vide la presenza dell’assessore regionale Pino Sbalchiero. La riuscita fu così incoraggiante da decidere di programmarla anche per gli anni successivi.
BERTUOL RUGGERO DAL 1975 AL 1988
Era il 1975 quando mi fu chiesto di entrare a far parte della Pro Marano. Mi dissero che avevano bisogno di qualcuno che portasse avanti la Mostra. Ci pensai un po’ e dissi di sì, a patto che la Mostra si spostasse alle Scuole Medie. Capivo che aveva bisogno di evolversi. Qualche anno più tardi cambiammo il nome in Mostra dell’Artigianato dell’Alto Vicentino e ci trasferimmo ancora, sotto un capannone costruito sul campo da calcio.
Il successo fu eclatante. La Mostra era cresciuta a tal punto che i paesi vicini ci stavano mettendo gli occhi per portarsela via. Decisi allora di depositare il nome in Regione e brevettarla. Grazie alla collaborazione delle varie associazioni la Mostra continuò a crescere e ci trasferimmo nella sede attuale in Viale Europa. Uscimmo anche dal calendario del Luglio Maranese, perché divenne una manifestazione unica e autonoma. Dopo più di dieci anni di Pro Loco e Mostra lasciai, perché il ritmo era troppo frenetico e ci stavano rimettendo il mio lavoro e la mia famiglia.
VACCARI FRANCESCO DAL 1985 AL 1990
Nel 1985 ero alla mia terza legislatura come Amministratore comunale. In quell’anno ricorreva la 13 Mostra e l’Amministrazione comunale, resasi conto di alcune difficoltà, decise di nominare un suo rappresentante in seno alla Pro Marano. Mi ritrovai a condurre la Mostra in anni in cui l’obiettivo più importante era l’allargamento dei confini, addirittura fuori della Regione. Volevamo avere più artigiani possibili. Volevamo espanderci. Ci riuscimmo con grande successo. Nel 1986 si passò nell’attuale piazzale. I lavori di asfaltatura che seguirono furono a totale carico della Mostra, grazie alla partecipazione degli artigiani, dei patrocinanti e degli sponsor, che cercavamo personalmente, come personalmente gestivamo la pubblicità e i rapporti con la stampa. Per entrare a visitare la Mostra si doveva pagare un biglietto, ma c’era sempre un mare di gente che veniva!
PIETRIBIASI MICHELE DAL 1991 AL 1992
Il primo anno fu il più intenso perché volevamo ridisegnare il Comitato Organizzatore, di modo che fosse più autonomo dal Comune, che doveva fungere da “direttore “d’orchestra”. La Mostra doveva camminare con le proprie gambe. In quel periodo sono stati anche messi insieme due spazi che rappresentassero Marano dentro la Mostra: uno stand collettivo dedicato all’artigianato maranese e uno stand dedicato all’associazione dei commercianti maranesi. A conferma dell’interesse della manifestazione, per la prima volta in quegli anni la Camera di Commercio di Vicenza ha versato un contributo economico. Con la mostra del ventennale, nel 1992, abbiamo invitato le aziende che rappresentavano un pezzo importante della storia economica e sociale di Marano: Primultini, Pietro Berto, Sottoriva, Costa. è stata un’edizione importante, che ha visto aumentare di 1000 mq lo spazio espositivo.
BRUNALE GIOVANNI DAL 1993 AL 1994
Lo ricordo come un periodo in cui mio padre è assorbito in modo intenso nell’organizzazione di un evento che aveva già assunto dimensioni importanti. Ogni giorno c’erano riunioni, telefonate o incontri volti a far sì che si potesse giungere all’inaugurazione senza particolari sorprese. Ogni anno cambiavano normative, si aggiungevano eventi e si perdeva magari memoria di quanto fatto l’anno precedente. Il gruppo operativo, basato su volontari, doveva di volta in volta inventare il modo per risolvere le varie criticità. Dobbiamo tener presente che allora, come forse oggi, il Presidente e lo staff organizzativo si occupavano normalmente di altro e non era quindi facile trasformarsi in registi di un evento. So di certo che per lui è stato un grande impegno. L’impegno di un uomo che è stato prima di tutto un grande padre e un grande marito, per il quale la famiglia era al primo posto. (il figlio)
NEGRO CATERINA DAL 1995 AL 1998
Nel 1995 venne eletto sindaco di Marano Vicentino Giuliano Rizzato della lista civica Alternativa Democratica, che determinò un momento di svolta anche nell’ambito del Comitato organizzatore della Mostra. Per la prima volta divenne Presidente una donna, la sottoscritta, che aveva alcuni “difetti”: troppo giovane, senza esperienza, di sinistra e solo consigliere comunale. Il mio impegno fu volto a portare una maggiore professionalità e a offrire opportunità diversificate, che portarono all’aumento delle adesioni e al numero di espositori tanto da compilare una lista d’attesa per l’anno successivo. Ma la Mostra era anche un’occasione d’incontro per molte associazioni di volontariato a testimoniare il valore intrinseco che ha la solidarietà nella nostra comunità. E in tal senso furono organizzate le prime manifestazioni del Gruppo Panificatori dell’ASCOM di Thiene con Pietro Berto e Sottoriva, coinvolgendo altre ditte e moltissime persone. La 25° edizione, nel 1997, fu invece l’occasione per tentare di recuperare la storicità della Mostra e di delinearne anche le prospettive future: diventare un ente autonomo. Alla scadenza del mandato elettorale avevo già preparato una bozza di Statuto che ho lasciato quale “eredità” ai componenti del Comitato, che nel frattempo sembravano aver dimenticato i miei “difetti”…!
CASASOLA ALBERTO DAL 1999 AL 2004
Fino alla mia entrata la Mostra era una manifestazione della Pro-Marano, che aveva nominato un Comitato particolare per la sua gestione. Oltre al Comune, nel Comitato erano rappresentati anche gli artigiani attraverso le loro organizzazioni: Associazione Artigiani e CNA. Con la mia presidenza abbiamo separato la Mostra dalla Pro-Marano, mantenendo il Comitato ma con una gestione assolutamente separata. In questo modo siamo riusciti a incrementare il numero di espositori e ricercato nuovi obiettivi. Il primo passo è stata la creazione del sito internet e l’informatizzazione in generale, per poter emettere le fatture, fare i bilanci finanziari e di previsione con simulazioni sempre più precise, tenere la corrispondenza con gli espositori, i fornitori, gli enti, ecc. Il secondo passo è stato quello di dotare la Mostra di tutte le attrezzature necessarie per il suo funzionamento: pannelli di separazione fra gliespositori, quadri elettrici, impianto altoparlanti, generatori di tensione, ecc. Il terzo passo è stato quello di organizzare il Comitato in maniera che ogni componente fosse responsabile di un determinato settore o attività da svolgere, evitando così sovrapposizioni di funzioni. Il quarto passo è stato quello di sollecitare la partecipazione degli artigiani con circolari di invito e visite dirette presso le loro sedi. I risultati non hanno tardato ad arrivare. Infatti in seguito abbiamo dovuto aggiungere una nuova tensostruttura per poter alloggiare tutti gli espositori, e, poiché il sito non permetteva ulteriori ampliamenti, siamo stati costretti a rinunciare anche a parecchie richieste.
MANEA CLAUDIO DAL 2004 AL 2007
La prima cosa che decisi di proporre come Presidente fu la riduzione del prezzo del biglietto, da 5 euro a 3 euro. Le prime tre edizioni si sono rivelate difficili dal punto di vista finanziario, anche a causa della situazione economica, ma con tenacia e dedizione abbiamo tenuto duro. Nella 35° edizione, del 2007, con delle sostanziali modifiche, sono convinto che si sia riusciti a dare una svolta decisiva al progetto Mostra. La prima modifica fu quella di togliere del tutto il costo del biglietto d’ingresso, dando modo al pubblico di poter entrare più volte liberamente. La seconda modifica riguardava l’abbinamento della Mostra con la Festa del Mais Marano. La terza, infine, riguardava il cambiamento del fornitore della struttura dei capannoni, modifica che ci permise di risparmiare sul bilancio. Noto con piacere che tali modifiche fatte allora sono ancora presenti, segno che furono delle scelte appropriate. Sono molto contento di quell’esperienza; assieme al Comitato organizzatore ho passato quattro anni bellissimi.
PIOVAN ANDREA DAL 2008 AL 2009
Fin dal primo momento ho capito che dovevo affrontare alcuni decisivi argomenti che avrebbero dato alla Mostra un’autonomia finanziaria indispensabile per portare a termine dei progetti di rinnovamento. Il 2008 è stato l’anno dell’inizio della crisi economica. Abbiamo affrontato la situazione come farebbe qualsiasi imprenditore, e cioè con speranza e fiducia, creando un programma di eventi durante il periodo della Mostra fitto e innovativo, fra cui convegni economici con la partecipazione del Sole 24 Ore, laboratori didattici, presentazione di libri e il coinvolgimento delle scuole organizzando una serata per la consegna di alcune borse di studio per gli studenti più meritevoli di Marano Vicentino. Ci siamo mossi molto anche da un punto di vista gestionale, chiudendo contratti con i nostri fornitori di servizi anche per le edizioni successive, e di visibilità, facendo una massiccia e mirata campagna pubblicitaria, portando così un numero di visitatori alla Mostra sopra ogni più rosea aspettativa. Un’esperienza che ancora oggi mi porto dietro.
GASPARIN RENZO DAL 2010 AL 2011
Il mio inizio è stato un po’ strano: dopo essere stato contattato dal signor Enzo Girardello, seppur lusingato per la fiducia conferitami, ho prontamente e categoricamente rifiutato. Ho detto: NON POSSO PER MOTIVI DI LAVORO. Ma questa risposta brusca nel tempo mi ha fatto sentire quasi in colpa, e dal no categorico sono passato a un sì, rivolto al servizio della Mostra e del paese. Mi sono subito posto alcuni obiettivi: ricucire lo strappo con il Mais Marano; risolvere dei dissapori con la Pro Loco che duravano da anni; unire le forze del paese; portare delle novità, come il collegamento via satellite con il Canada. Tutto ciò che è stato fatto è stato fatto grazie e per merito di: un super Comitato Mostra e di una Segreteria che si è adoperata come tre colonne portanti; il Mais Marano con il suo simpatico presidente e tutti i volenterosi Coldiretti; le due associazioni artigiani; l’Amministrazione comunale; i volontari; gli sponsor; la Pro Loco coi suoi validissimi membri e il suo operativissimo presidente. I risultati, insomma, si ottengono con l’unione, non con la disunione. AVANTI TUTTA!